ESCOZUL
Interazione del veleno di scorpione cubano Rophalurus Junceus con agenti antineoplastici convenzionali
Valutazione in vitro dell’interazione del veleno di scorpione cubano Rophalurus Junceus con agenti antineoplastici convenzionali.
Lo studio denominato valutazione in vitro dell’interazione del veleno di scorpione cubano Rophalurus Junceus (Escozul) con agenti antineoplastici convenzionali, realizzato nel laboratorio di cultura cellulare dell’istituto di medicina tropicale – Pedro Kourì (IPK) – nel periodo tra marzo 2009 e marzo 2010, si è realizzato rispettando la guida di buona pratica del laboratorio.
La specie dello scorpione Rophalurus Junceusdi Cuba, nonostante appartenga alla famiglia buthidae, presenta una bassa tossicità del suo veleno.
Il suo impiego terapeutico risale al principio del XIX secolo, conosciuto come “olio di scorpione” utilizzato per contrastare la ritenzione idrica. All’inizio degli anni ’80, attraverso studi empirici, si sono scoperte le potenzialità dell’escozul come antitumorale.
Esistono evidenze nella letteratura scientifica di potenzialità dell’escozul come agente antitumorale. Gli studi realizzati in vitro con il veleno, hanno dimostrato la capacità di inibire significativamente la crescita delle cellule tumorali di origine epiteliale, e gli studi su animali, hanno evidenziato una significativa regressione del tumore.
La realizzazione di test clinici sugli esseri umani, ha previsto l’utilizzo concomitante dell’escozul con la medicina convenzionale, pertanto è stata necessaria la valutazione, in modelli preclinici in vitro, dell’effetto combinato di entrambi i trattamenti sulle cellule tumurali
Conclusioni
- Il veleno da solo è capace di indurre la morte cellulare
- I meccanismi di azione del veleno non interferiscono con i meccanismi di azione degli agenti antineoplastici utilizzati nello studio
- La presenza del veleno dello scorpione combinato con gli agenti antineoplastici, da la possibilità di una minore concentrazione e un minor tempo di esposizione degli stessi, aumentando significativaente la percentuale di inibizione di crescita rispetto al trattamento semplice – nello specifico i farmaci analizzati sono il 5-Fluoruracilo e il cisplatino i quali agiscono al livello del DNA
- L’interazione del veleno con gli agenti antineoplastici è di tipo sinergico e additivo
Gli studi sono stati condotti presso l’ISTITUTO DE MEDICINA TROPICAL “PEDRO KOURI’ ” – Centro Auspiciado por la UNESCO y Centro Colaborador de la OMS/OPS –nel marzo 2010.
I contenuti integrali delle ricerche sono stati concessi in esclusiva all’Associazione AMON dagli Istituti di Ricerca Cubani. Ne è pertanto vietata la divulgazione.
Il Presidente del Comitato Scientifico, Dr. G.B. Speranza, potrà fornire ogni utile delucidazione scientifica.